OBIETTIVO: Fungal Resistant (PIWI) sono varietà ibride interspecifiche di Vitis vinifera resistenti alle malattie che stanno ricevendo una crescente attenzione per la capacità di maturare in climi freddi e la loro resistenza alle malattie fungine della vite. I vini prodotti da queste varietà non sono stati caratterizzati, soprattutto per quanto riguarda la loro composizione macromolecolare. Questo studio ha caratterizzato e quantificato le molecole che formano colloidi (proteine, polisaccaridi e fenolici) dei vini rossi PIWI prodotti nel Regno Unito.

METODI: Nel 2019 sono stati prodotti 6 vini dalle varietà PIWI Rondo, Cabernet Jura, Cabernet Cortis, Cabernet Noir, Regent e Cabertin coltivate al Plumpton Rock Lodge Vineyard nel Sussex (UK) e raccolte a un livello di maturità simile (TSS, pH e TA). Tutto il succo è stato chaptalizzato allo stesso alcol potenziale di 12%. La vinificazione su piccola scala (1L) è stata eseguita in quadruplicato utilizzando stantuffi di caffè Bodum® per gestire la macerazione [1]. Durante la fermentazione sono stati monitorati il contenuto zuccherino residuo, il pH e l'acidità titolabile. Per i vini finiti, il contenuto di proteine e polisaccaridi è stato misurato mediante HPLC-SEC [2], mentre il contenuto fenolico totale è stato valutato utilizzando il metodo Folin-Ciocalteau [3]. Il profilo proteico dei vini è stato ulteriormente studiato da SDS-PAGE [4]. RISULTATI: Le fermentazioni (n=24) sono state tutte portate a termine entro 8 giorni. I vini risultanti hanno mostrato importanti differenze in termini di composizione macromolecolare. Il contenuto totale di polisaccaridi variava tra 903-1217 mg/L ed era superiore al contenuto tipico dei vini rossi [5]. Inoltre, il contenuto fenolico totale era maggiore rispetto ai tipici vini rossi di Vitis vinifera (range 2478-4678 mg/L), mentre la concentrazione proteica totale era compresa tra 114 e 152 mg/L. I valori tipici per il vino rosso vanno da 10-200 mg/L [4,6]. L'analisi dell'elettroforesi ha mostrato la presenza di proteine correlate alla patogenesi (di difesa), ovvero chitinasi e proteine taumatiniche in tutti i vini, mentre una proteina di trasferimento lipidico (LTP) è stata trovata in tutti i vini ad eccezione del Cabernet Cortis. Ciò è degno di nota in quanto gli LTP possono causare gravi reazioni allergiche [7]. CONCLUSIONI: I vitigni ibridi a bacca rossa hanno il potenziale per produrre vini con composizione chimica e macromolecolare in linea con quelli della Vitis vinifera. Questo è un risultato promettente per la loro futura adozione in regioni viticole soggette a condizioni climatiche difficili e ad alta pressione di malattie. Tuttavia, dato che è probabile che le varietà PIWI producano proteine correlate alla patogenesi come meccanismo di difesa, le future indagini dovrebbero esplorare il ruolo di queste proteine per quanto riguarda la stabilità colloidale e del colore e il potenziale allergenico.

Autori: Edward Brearley-Smith – Dipartimento di Agronomia, Alimentazione, Risorse Naturali, Animali e Ambiente, Università di Padova, Italia, Matteo MARANGON, Dipartimento di Agraria, Alimentazione, Risorse Naturali, Animali e Ambiente, Università di Padova, Italia Daniel JACKSON, Plumpton College, Inghilterra Tony MILANOWSKI, Rathfinny Wine Estate, Inghilterra Gregory DUNN, Plumpton College, Inghilterra

Email: edward.brearley@unipd.it
Fonte: https://ives-openscience.eu/8371/